top of page

Si è vero io ho iniziato cosciente e senza remore il gioco con le slot, pensando di farlo solo per gioco, ma col passare dei giorni, dei mesi e degli anni, il gioco ludico che avevo iniziato si è trasformato in dipendenza ed è diventato patologico. Inizialmente ti senti appagato da qualche vincita sporadica ma subito dopo sprofondi nel baratro delle perdite. Quindi cerchi di rifarti, ma i soldi mancano e cerchi qualsiasi soluzione per averli, prestiti bancari se te li concedono e sei solvibile, prestiti da amici o conoscenti a cui non dici perché ti servono ma inventi bugie-menzogne ecc…cerchi qualsiasi soluzione per aver denaro da giocarti per rifarti delle perdite subite. Insomma è un’escalation che ti porta alla non ragione e che distrugge il tuo amor proprio e l’autostima. Ma soprattutto distruggono i tuoi amori (moglie, figli, amici ecc…) fino al momento fatidico dall’inizio del gioco. Questa parola “gioco” dovrebbe essere cambiata nel vocabolario per chi ha più dell’età dello sviluppo, perché finché si è adolescenti e non adulti la parola è associata al divertimento e alla spensieratezza dei bambini. Ma quando la si usa associata ai “giochi” per adulti è comunque fonte di delusioni, rivalse, soldi, business ecc… quindi sarebbe da cambiare, anzi è da cambiare!!! Per cui tutti gli sport praticati da adulti come ad esempio il gioco del calcio, il gioco del tennis ecc… non dovrebbero essere chiamati più gioco ma…e qui mi fermo perché sicuramente il nome potrà esser dato dagli esperti di linguistica.

A questo punto dovrebbero intervenire le istituzioni, la scuola dalle classi elementari alle facoltà universitarie per fare la prevenzione su questo maledetto problema, demonizzandolo e farlo conoscere per quello che è e per quello che produce nell’umo e nella donna.

Io non conosco i programmi scolastici che vengono pensati dai provveditorati e dalle istituzioni scolastiche, ma credo che sia il momento di inserire nei suddetti la problematica e la prevenzione dal gioco d’azzardo in maniera seria e non come lo si è fatto per la droga, per l’alcool ecc…che hanno prodotto negli ultimi anni un’impennata dell’uso di queste sostanze. Ma non voglio fare il presuntuoso, il saccente o altro, ma se veramente vogliamo creare una società civile e non avulsa da queste problematiche dobbiamo, io per primo, sforzarci per combattere questa guerra che purtroppo non inizia ad armi pari perché siamo ancora indietro a confronto di chi crea appositamente questi giochi, associazioni malavitose e imprenditori (se si possono chiamare così) con pochi scrupoli nel fare denaro e utili alle spalle della gente come me.

Non sono uno scrittore e neanche molto colto, però credo di aver espresso dei concetti che risultino chiari ma soprattutto dettati dal cuore e dalla mia esperienza negativa di merda, per questo chiedo scusa se qualche passaggio del mio scritto precedente e successivo sono grammaticalmente scorretti e non proprio ortodossi.

Tornando alle mia idee ed elucubrazioni, ritengo sottolineare e affermo che sono mie, ma che possono essere anche cambiate quando vi sia da parte degli interessati e componenti dell’associazione L.A.I.C.A. idee e progetti migliorativi dei miei, mantenendo le linee guida pe cui si andrà a costituire l’associazione che si dovrà dotare di uno statuto che preveda l’assoluta volontarietà da parte dei componenti, essere apolitica e laica, avere proventi derivanti da donazioni o da eventi ad-oc. Non derivanti da pubblicità e sponsorizzazioni, eventualmente da patrocini con associazioni, regione, enti, stato senza finalità di lucro. Solo in casi di richiesta sponsor o di pubblicità e di patrocinio da parte di aziende, commercianti e privati che risultino non coinvolti con il gioco d’azzardo in alcun modo, si potrà dopo il voto unanime dei componenti l’associazione, dare il consenso per accettare tale richiesta.

Ritornando alle cose da fare dopo l costituzione dell’associazione, il sito internet deve avere un canale privilegiato e immediato sul web e per la sua creazione e divulgazione aver aspetto semplice e fruibile da tutti, con al suo interno il numero verde nazionale e le mail di ogni sezione regionale e provinciale.

Nota: navigando in Internet ho potuto constatare che vi sono migliaia di siti dedicati a questa patologia, quindi dispersivo tutto questo e mette il malcapitato fruitore nelle condizioni di non essere in grado di decidere quale sia la strada giusta e la confusione è la peggior cosa in questa fase di ricerca d’aiuto. Perciò auspico e credo fermamente che un’assemblea nazionale sia da istituire al più presto per organizzare con tutte le associazioni, aziende sanitarie, istituzioni e governo una giusta linea di condotta per concordare con tutti le giuste regole e un unico sito diviso per regioni e province a cura delle aziende sanitarie locali. Questo porterà naturalmente all’oscuramento totale di tutti i siti dedicati a questa patologia e quindi ad una migliore fruizione da parte del “malato”.

Ho anche letto sul sito del Comune di Bologna che è stata presentata una legge con migliaia di firmatari il 7 marzo scorso, che fine ha fatto? A tutt’oggi non se ne conosce l’esito?

Sul sito non ci sono indicazioni se è stata poi presentata o no al parlamento italiano, ne se è stata messa agli atti dello stesso, se è stata discussa o no ecc…

Considerando che è di vitale importanza per la società italiana, che sta pagando a sua insaputa un prezzo certamente in denaro ma soprattutto in termini umani e di ricaduta finanziaria sulle famiglie colpite da questo immondo gioco d’azzardo che finanzia le mafie e le organizzazioni malavitose con i proventi da tale gioco, mi domando: <Perché non è stata pubblicizzata da parte del comune, della provincia, della regione ma soprattutto dello stato la possibilità di firmare tale proposta di legge con una campagna nazionale informativa (come per altre problematiche) allo scopo di far conoscere questa p.d.l. ?>

Ma soprattutto, leggendo la p.d.l. con ben 22 articoli al suo interno, ho riscontrato la debole severità sull’attuazione delle norme e relative sanzioni, il debole approccio alla limitazione del gioco d’azzardo.

Se è vero e condiviso quello che ho scritto finora, questa legge è già superata dagli eventi (come ormai succede da anni i Italia) e i gestori, amministratori di queste sale da gioco, produttori di software e machine slot saranno ben felici sia approvata perché al massimo pagheranno una sanzione pari al 1,99% che prevede la p.d.l. è o non è ridicolo?

Ma che sanzioni sono?

Credo che se anche la p.d.l. del Comune di Bologna venisse approvata i suddetti faranno festa perché saranno messi in condizioni ottimali per continuare a rubare i soldi alle famiglie.

Quindi penso che ci sia la massima urgenza di emanare un decreto legge del presidente del consiglio dr. Matteo Renzi che preveda in tempi brevissimi l’attuazione di norme più rigide e restrittive di quelle proposte dalla p.d.l. o addirittura la messa al bando del gioco d’azzardo e la sua abolizione.

Ho iniziato con un’affermazione:

“GUERRA AL GIOCO D’AZZARDO”

Si signori sono e siamo in guerra, perché queste slot e altro minano, feriscono e distruggono la persona e a sua famiglia, questi aggettivi si usano solo per la guerra.

Quindi io non lascio nessuna chance a questi maledetti esseri, non dico umani perché di umano in loro non c’è niente, distruggiamo il loro business e con le risorse e soldi risparmiati creiamo lavoro onesto.

“CHIUDIAMO" tutti i bar, tabacchi, sale gioco, arci, circoli ecc… che abbiano al loro interno le immonde macchinette “Slot Machine” e renderli FUORI LEGGE.

O lo stato Italiano ci guadagna troppo e non vuole rimetterci nel chiudere questa parentesi immonda che dura da vent’anni? Che ha un crescendo esponenziale negli ultimi anni?

C’è qualche politico che nelle precedenti legislature o nell’attuale ha fatto comunella con questi imprenditori senza scrupoli?

Capaci di calpestare qualsiasi uomo o donna per averne un profitto che magari reinveste in droga o altro e viceversa?

Le domande sarebbero tante ma c’è solo una risposta di speranza e senza perdere tempo,

“PROEBIRE IL GIOCO DAZZARDO”

Chiudere tutti gli esercizi che non si adegueranno a questo decreto.

 

 

bottom of page