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Progetto per far conoscere e il recupero delle persone affette dalla patologia del “gioco” d’azzardo patologico g.a.p. compulsivo.

In questi giorni nei quali ho parlato e sviscerato con le persone la mia dipendenza dal gioco d’azzardo compulsivo che mi hanno aiutato e consigliato diverse soluzioni per curare questa patologia, ho riscontrato che non c’è una vera e propria prevenzione per tale patologia sia da parte delle istituzioni ma ancor meno da parte del Ministero della Sanità. Certamente si sono fatti passi per cercare di aiutare i soggetti, come me, colpiti da questa patologia ma credo che non basti.

Perciò ho pensato a lungo cosa potevo fare per stabilire delle azioni contro il gioco d’azzardo e tutte le sue componenti e ho associato le mie idee in una:

Creare, con l’appoggio e la professionalità di psicologi, psichiatri e operatori sanitari ed anche e soprattutto con l’aiuto di gente comune una struttura per il caso in oggetto.

La prima cosa sarà la creazione di un’associazione e una “Task Force” (uso questo termine perché sono, e chi vorrà aderire a questa mia iniziativa, in “GUERRA” con tutto ciò che crea questa patologia) che si dovrà occupare di difendere e combattere da tutte quelle strutture MALEFICHE che sono:

Facendo naturalmente il mio personale esempio ed esperienza negativa per informare tutte le persone che vorrebbero entrare sulle conseguenze a cui vanno incontro varcando quella soglia.

Credo di conseguenza che ci sarà una risposta da parte di tutte queste strutture molto energica e veemente contro la dimostrazione davanti ai loro esercizi commerciali e strutture industriali, perciò dovrà essere richiesta alle autorità e istituzioni competenti l’autorizzazione e la tutela da parte delle forze dell’ordine per tale attività.

L’ iniziativa scatenerà certamente l’ira da parte di certe organizzazioni mafiose, camorriste e quant’altro perché intaccheremo i loro sporchi affari e profitti, ma non dobbiamo aver paura di ricevere minacce, io non ho da perdere nulla “ho già perso tutto”, fare questo perché anche se un solo successo nel far ripensare alla persona che sta entrando di non entrare, sarà una persona salvata e di conseguenza la sua famiglia e i suoi denari.

Questo progetto dovrà, per prima cosa, prevedere un supporto per le famiglie toccate da questo problema che sono indifese e mai e poi mai avrebbero pensato di dover fare questa esperienza maledetta e quindi sono all’oscuro di tutto.

Prevedere un supporto psicologico con un’equipe di medici formati per lo scopo di aiutare le mogli, i mariti, i figli, i parenti tutti e le amicizie del giocatore patologico.

Per secondo dovrà essere creata un’associazione non profit o on-lus e un sito internet.

 

L’ associazione dovrà occuparsi di queste azioni:

  • Sale gioco piccole e grandi.

  • Bar con slot machine.

  • Tabacchi con slot machine.

  • Società che gestiscono queste attività lucrose.

  • Distributori di slot machine.

  • Sistemisti che inventano e programmano i software per le slot.

  • Fabbriche che costruiscono le slot.

  • Famiglia, Amici, Lavoro ecc…

     

  1. "Guerra" al gioco d’azzardo con azioni reali e pacifiche.

  2. Supporto ai giocatori patologici compulsivi e non…

  3. Supporto alle famiglie, se viene richiesto esplicitamente

  4. Azioni verso le istituzioni e chiedere una legge ad oc per l’ totale delle sale da gioco d’azzardo.

  5. Creare con l’aiuto delle istituzioni e dei parlamentari una condivisione di intenti reali per sconfiggere il gioco d’azzardo.

  6. Istituire un che risponda 24h alle chiamate da tutta Italia e che coordini le attuali associazioni che avranno l’obbligo di aderire a questo progetto per esserne parte. Coordinando e condividendo le azioni da compiere a supporto dei giocatori patologici.

  7. Raggruppare tutte le associazioni e quant’altro per il progetto, perché:

l’UNIONE FA LA FORZA

  8.  Creare pagine di informazione su Facebook, Twuitter ecc…

 

Certamente sarà un duro lavoro e immane lavoro da condividere, ma soprattutto da realizzare e quindi costoso in termini umani e finanziari. Per questo si dovranno chiedere contributi di ogni genere a tutti i cittadini e donazioni che andranno a beneficio della “Libera Associazione Italiana Contro il gioco d’Azzardo e la cura della dipendenza dei giocatori patologici.

L.A.I.C.A. (onlus o no-profit)

Questo mio progetto potrebbe essere recepito come l’idea di un matto, una persona che vuol far vedere che non è più un giocatore patologico compulsivo o che vuol farsi perdonare quello che ha fatto, scrivendo e pensando tutto questo, ma non è così perché io sto cominciando solo in questi giorni un percorso di recupero e ho toccato con mano non esiste in Italia nulla di quello che ho pensato e scritto. Certamente queste righe sono dettate anche dal mio malessere, dalla dipendenza, dalla rivalsa su quello che mi hanno fatto le slot machine maledette ma, per questo ne sono cosciente, che è uno sfogo che poi si dovrà realizzare il progetto a tutti i costi.

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